LA TESTIMONIANZA DI AL IDRISI

“A ponente di Termini vi è l’abitato di Trabia, sito incantevole, ricco di acque perenni e mulini, con una bella pianura e vasti poderi nei quali si fabbricano itrìya in quantità tale da approvvigionare, oltre ai paesi della Calabria, quelli dei territori musulmani e cristiani, dove se ne spediscono consistenti carichi”. 

1154 d.C., Al-Idrisi 

Testo arabo tratto da «Il libro di Ruggero» (Nuzhat al mushtaq li ikhtiraq al alaq Kitab = il libro di chi si diletta a girare il mondo) del geografo marocchino Abū ‘Abd Allāh Muhammad ibn Muhammad ibn ‘Abd Allah ibn Idrīs al-Ṣabti, meglio noto come Al Idrisi, consegnato al re normanno di Sicilia. 

Gli arabi sono sempre stati degli innovatori e degli sperimentatori e avevano identificato nella Sicilia il luogo ideale per la produzione della pasta, della «Itriya».

IL RACCONTO DELLA TRADIZIONE

Poteva mai nascere altrove la pasta, se non nel luogo con più esposizione alla luce di tutta Europa, l’isola in cui sole e clima sono unici al mondo e hanno favorito la coltivazione del grano fin dall’antichità? I tanti ruscelli perenni che scorrono tra Palermo e Cefalù erano poi quello che serviva per far muovere i molti mulini che servivano per macinare il grano. 

Oggi, il nostro pastificio artigianale Donna Itriya sorge proprio a Casteldaccia, esattamente nel distretto che durante il 900 siciliano ospitava la maggior vocazione pastaia. Era questa la dimora storica del duca Enrico Maria Alliata di Villafranca, nobiluomo conosciuto per essere gastronomo e scrittore, ultimo signore delle cantine di Casteldaccia. 

Qui, il profumo della semola di grano duro siciliano si fondeva con l’inconfondibile essenza della salsedine della costa marittima e con l’inebriante sentore di mosto delle cantine storiche e proprio da lì i prodotti del nostro territorio giungevano al porto di Termini Imerese e prendevano la via delle Americhe, per i siciliani d’oltreoceano.

0 Emanuele De Stefano_-Litorale di Casteldaccia (1857)

L’ANTICA VIA DELLA PASTA

Oggi, la storia della pasta ricomincia proprio a Casteldaccia, in quella che era chiamata la «via della pasta», proprio grazie alla tradizione pastaia. Dopo secoli, Donna Itriya riporta in vita il miracolo di quella prima pasta, nata proprio qui, tra il mare e le colline abitate un tempo dai saraceni. Quella stessa pasta di cui parlano gli antichi i cui racconti di stupore e meraviglia sono giunti fino a noi.

Oggi come allora, una pasta fatta con grano 100% siciliano, prezioso dono di questa incredibile nostra terra, impastata con acqua pura ed infine essiccata con la pazienza di chi la pasta l’ha sempre fatta e con l’aria fresca che giunge dal mare.

Una pasta unica, figlia della tradizione e dell’inventiva siciliana, cherappresenta l’eccellenza nel mondo.

LA VOCAZIONE DEL TERRITORIO

La lunga tradizione di pastai testimonia come questo territorio sia vocato alla trasformazione del grano in pasta. Il clima, l’acqua, la sapienza artigianale maturata negli anni nella popolazione.
Il territorio di Casteldaccia è da sempre eletto alla produzione di qualità.

Donna itriya ne raccoglie il testimone, riportando in vita questa antica sapienza, miscelandola con le più avanzate tecnologie di produzione. Il risultato è una visione imprenditoriale rivolta al futuro, con l’obiettivo di promuovere un’eccellenza gastronomica, culturale, storica.

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